Candido e lieve come un pensiero lieto
Il Maltese dei poeti
Non sono molte le razze che possono vantare componimenti poetici a loro dedicati: "figlio della spuma del mare, delle bollicine di sapone, dei fiocchi di neve, che sia il cane delle fate, dei folletti, dei sogni.
Ma a parte ogni romantica definizione che di lui si dà, è una piccola meravigliosa creatura vivace, allegra ed intelligente (Valerio Nataletti, I Nostri Cani, 2003).
Il Maltese, anzi per l'esattezza Issa, la maltesina di Publio, Governatore romano di Malta, fu amorevolmente descritta da Marziale nell'epigramma 109 tratto dal libro 1.
Il maltese è una razza molto antica.
Sembra che un piccolo modellino (un probabile gioco per bambini) con le sue sembianze risalga addirittura a circa 8000 a.C., e Charles Darwin identificò l'origine della razza intorno al 6000 a.C.
Anche nella tomba di Ramsete II (regnò dal 1278 a.c. al 1212 a.c.) furono trovate delle statuette con le sue sembianze.
Del maltese scrisse Plinio il vecchio (23-79 a.c.) in "naturalis historia" e Callimaco riferì che erano usati a scopo terapeutico; di loro scrisse anche Aristotele.
Spesso presente nelle case dei nobili romani (anche l'imperatore Claudio ne era un amante), erano adorati dalle donne per la grande intelligenza e la bellezza.
In tempi più recenti possiamo ricordare Giuseppe Verdi, inseparabile dal suo Loulou sempre presente con lui anche a teatro, ed è proprio grazie agli innumerevoli estimatori che della razza troviamo moltissimi dipinti, citazioni poetiche e letterarie che ne descrivono il propagarsi e l'evoluzione della razza attraverso i secoli. Li possiamo ammirare immortalati nei dipinti di Elisabetta I, della regina Vittoria, della regina di Scozia Mary e nei dipinti di Goya, di Renoir e di innumerevoli altri.
Si possono trovare foto del 1800 al American Museum of Natural History, e anche negli scritti del Buffon.
Che origine ha il suo nome?
Non è stato possibile risalire con certezza all'origine ma è stata attribuita dalla FCI ai "paesi centrali del mediterraneo'; e la razza attribuita all'Italia.
Nell'anno domini 25 c'era infatti una città in Sicilia chiamata "Melita" dalla quale venivano esportati una gran quantità di "canes Militei': C'è anche un riferimento ai cani Melitei dall'Isola di Melita (il nome con cui greci e romani chiamavano l'isola di Malta).
Non è mai stata fatta chiarezza, anche perché fu una razza così ampiamente diffusa tra fenici, sumeri, greci, egizi, romani... che in effetti l'attribuzione a più paesi sembra doverosa e giusta, almeno finché non si troveranno indicazioni storiche più precise.
Molto amato nei paesi anglosassoni, la prima esposizione dove abbiamo traccia di un maltese fu nel 1862 riportata dall' DK maltese club.
In Italia, nonostante i maltesi fossero presenti in modo ragguardevole già da inizio '900, il primo standard Del Solaro è solo del 1954.
Carattere e cura del mantelloUna così vasta e lunga popolarità non può che appartenere a una razza dal carattere meraviglioso: intelligente, affettuoso, affascinate il maltese è adorato da grandi e piccini.
E' un cane da salotto, da grembo, da compagnia, il suo peso è intorno ai 3-4 kg.
Vivace, affettuoso, molto docile, ha grande capacità d'intendimento.
Di piccole dimensioni, agile e intuitivo è un ottimo compagno di vita.
Ha un mantello denso, lucido, brillante pesante, è di tessitura setacea è' lunghissimo su tutto il corpo.
Le ciocche ed i bioccoli sono ammessi sugli arti anteriori, dal gomito al piede e posteriori dal ginocchio al piede.
Non esiste sottopelo
Sulla testa il pelo è lunghissimo, tanto sulla canna nasale dove si confonde con quello della barba, quanto sul cranio dove discende sino a confondersi con quello delle orecchie.
Il Colore è bianco puro, è ammessa la tinta avorio pallido.
Certo il suo pelo, per mantenere le caratteristiche suntuose e spettacolari di un mantello lunghissimo e bianco, richiede una cura attenta e costante, ma lo sforzo è ben premiato.
Si tratta inoltre di una razza piuttosto sana e senza grossi problemi di salute.
In Italia è tutelata dal Club del Bolognese e Maltese (CBM)
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ISSA Del passero di Lesbia più civetta
D'un bacio di colomba più pura
Di tutte le donne più languida
Delle perle dell'India più preziosa
Issa è la cagnolina diletta di Publio.
Umano suono diresti il suo lamento
Gioia e melancolì sente il suo petto.
Ti dorme in collo e il suo sonno è tale
Che neppure ne senti lo spirare.
Se il ventre la tormenta, non gli scappa
Una goccia sui pallii, ma il piedino
Suo t'alza dal letto, t'invita
A discenderla, ti prega
Lasciarla alleggerire.
Il suo pudore Virginale è così geloso
Da ignorare ogni spasmo amoroso:
E poi quale marito trovare
Degno dello spulcellare?
Perché l'ora suprema non l'involi Intera,
Publio la raffigura In una tavoletta con pittura:
Tu vedi lì un'Issa somigliante
Così al proprio sembiante
Che non par Issa stessa somigliare
Ad Issa come lei.
Ponili accanto: Issa e il ritratto d'essa:
Penserai che l'una e l'altra è Issa
Ambedue ad olio oppure in carne e osso.
da "Epigrammi" di M.V. Marziale (40-104), traduzione di Guido Ceronetti, Einaudi 1979.
Articolo di Elisabetta De Luca
Tratto da: Periodico Enci "I nostri Cani" n° 3/2012