Questo articolo è stato scritto dal mio collega e amico Antonio Sessa, immagino possa essere utile, è fatto molto bene.
Buona lettura!
La marcia al piede, senza guinzaglio, è un obiettivo che a molti padroni di cani sembra un miraggio irraggiungibile, invece scopriremo come sia un traguardo, con un poco di pazienza e di costanza, perseguibilissimo e alla portata di tutti; soprattutto se tale insegnamento viene proposto il prima possibile.
La marcia al piede senza guinzaglio infatti può essere insegnata al cucciolo appena ha imparato a rispondere al richiamo. Esso costituisce un esercizio molto importante, perché è la base a partire dalla quale anche la marcia al guinzaglio si rivelerà di una semplicità estrema.
La maniera migliore e più corretta per insegnare al cane a camminarvi accanto, è quella di praticare gli esercizi di richiamo in un luogo calmo e privo di pericoli e di distrazioni, dove animale e padrone siano perfettamente rilassati.
Una volta ottenuta questa condizione, accovacciatevi, chiamate il cucciolo e accarezzatelo senza riserve appena arriva, ricompensandolo con coccole anche esagerate.
Quindi sollevatevi in piedi e datevi dei colpetti sul lato della coscia e del ginocchio con una mano, continuando a richiamare l'attenzione del cucciolo, servendovi di schiocchi con la lingua ed altri suoni che possono risultargli interessanti.
Infine iniziate a spostarvi, camminando lentamente, senza interrompere i segnali di richiamo.
Quando sarete certi che il cucciolo vi sta seguendo, potrete iniziare a variare la velocità, mantenendo inizialmente un passo corto, per poi gradualmente aumentarlo, ma sempre chiamando l'animale, battendovi sulla gamba per stimolare il suo interesse.
Altro punto importante è di non seguire una traiettoria lineare, ma al contrario effettuate curve, variate la velocità del passo ed il senso di marcia. Questo contribuirà a rendere l'esercizio divertente per il cucciolo che non smetterà così di seguirvi.
Ripetete questa sorta di balletto diverse volte, tenendo presente che l'obiettivo è quello di mantenere il contatto col cucciolo che sarà a volte davanti, a volte dietro, a volte di fianco a voi; ma che quasi sempre vi salterà accanto alle gambe. La cosa fondamentale comunque è che vi resti sempre vicino.
Una volta che il cucciolo si dimostrerà capace di seguirvi, perché trova la cosa stimolante e divertente, potrete aggiungere un ulteriore elemento all'esercizio: cercate cioè di fare in modo che il cucciolo vi rimanga accanto, e non dietro o davanti.
Ogni volta che vi supera fermatelo con un "no!" perentorio, pronunciato con voce ferma, al limite aiutandovi con una spinta delicata, per riportarlo nella giusta posizione.
Poi inizierete ad usare un segno molto efficace che consiste nel puntare un dito verso terra, tenendo la mano all'altezza del ginocchio. Ogni volta che si allontanerà indicategli così il punto in cui dovrebbe trovarsi.
Questo gesto di solito ha l'effetto immediato di provocare un leggero indietreggiamento del cucciolo: bisognerà allora schioccare di nuovo la lingua e ricominciare a camminare senza indugi. Il piccolo capirà così col tempo che può continuare a giocare seguendo il suo padrone, ma che non può più farlo camminando come vuole lui, senza regola.
Si consiglia di praticare questo esercizio allungando sempre di più il tragitto della passeggiata, mano a mano che il cucciolo appare più sicuro nell'esecuzione, ma sempre mutando direzione, in maniera tale che il cane non si possa distrarre ed impari che, dal momento che il padrone può in qualsiasi momento cambiare strada, dovrà tenerlo sempre d'occhio.
Durante l'esercizio bisognerà parlare continuamente col cane, dicendogli tutto quello che vi pare, qualunque cosa vi passi per la testa; l'essenziale è dirlo sempre con un tono di voce allegro e vivace, con variazioni di suoni, onomatopeici, utilizzando, quando il cucciolo cammina nel modo giusto, le espressioni a cui ricorrete abitualmente per congratularvi con lui (ognuno ha le sue...).
Occorre altresì modificare di continuo la velocità Occorre altresì modificare di continuo la velocità della camminata, sempre affinché il cane sia perennemente all'erta, per poter adattare il suo passo a quello del proprietario.
Ricordiamoci che questo esercizio dovrà prevedere delle sedute di addestramento comprendenti un po' di richiamo, un po' di marcia al piede senza guinzaglio ed altri esercizi miranti ad insegnare i comandi fondamentali (come il "seduto", il " terra", il "resta" e così via); ma il tutto non dovrà durare più di venti minuti complessivi.
Soltanto così eviteremo di portare il cane ad uno stato di saturazione e di noia; senza contare poi che se le sedute di esercizi durassero troppo anche il padrone si stancherebbe e non sarebbe più in grado di stimolare il cucciolo, che alla minima traccia di odore o al minimo evento esterno, non riuscirebbe a resistere e si allontanerebbe distratto da qualcosa per lui più interessante.
Durante tutto questo post mi sono rivolto al cane considerandolo sempre come un cucciolo, ma questo solo perché è sempre consigliabile iniziare da subito l'educazione del proprio cane.
Ciò non toglie tuttavia che questi esercizi possano essere eseguiti anche da un cane adulto, solo che risulterà leggermente più difficile, anche perché di solito le capacità ludiche e di apprendimento di un adulto sono inferiori a quelle di un soggetto giovane, ma proprio per questo la riuscita sarà ancora più lusinghiera e gratificante: non arrendetevi dunque di fronte ai primi insuccessi e continuate finché non riuscirete a stabilire il modo più corretto per entrare in sintonia col vostro cane!.