ASPETTO GENERALE: lo Standard dello Shih-tzu, pur essendo inglese e quindi generico e superficiale come tutti gli Standard inglesi, stavolta riesce veramente a riassumere in due righe le caratteristiche salienti della razza. Cane robusto – dice, infatti – abbondantemente ricoperto di pelo, con un caratteristico portamento spavaldo e un muso a crisantemo.
Una descrizione perfetta: perché lui, anche se piccoletto, è decisamente un cane robusto; che sia notevolmente peloso ci pare superfluo dirlo…ma soprattutto è il “portamento spavaldo” che è centrato in pieno. Qualcun altro ha tradotto con “arrogante”, che forse va ancora meglio.
Insomma, lo shih-tzu è un robino di 5-7 kg (mai più di otto) profondamente convinto di pesarne 70, forse anche 80. E’ un gigante inside: e proprio per questo fa la faccia iper-schifata quando le sciuremarie gli si scaraventano addosso a botte di “Ammoreeeee!!! CucciolottinA! Ma quanto sei carinA!”.
Sempre e solo al femminile, anche se il cane in questione è un toro da monta arrapatissimo, che potendo si farebbe pure la sciuramaria.
Ma siccome è capellone, lo shih-tzu deve per forza portare il ciuffetto legato (in expo anche un fiocchetto): il che, per le sciuremarie, è sinonimo sicuro di “femmina”.
NOTA: meglio non tentare neppure di correggere l’errore, se non si vuole incorrere in situazioni imbarazzantissime.
Come in: “Ma checcarinaaa! Che bella cagnolinaaaaaa!”
- Ehm…grazie, però…veramente è un maschio.
“Un maschio? E perché gli ha messo il fiocchetto? E’ gay?”
O ancora: “Ammoredizzziaaaa!!! Che dolceeee! Fammi vedere la pancina…uh, ma che belle tettine….uuuhhh ma che tettona hai qui? Ma…MA COS’E'!?!….”
(Luuuuuuuuuungo silenzio durante il quale la faccia della padrona dello shih tzu vira dal rosso al viola)…poi:
- Ehm…signora, è un maschio…
“Ah.” (E dopo un attimo di ripensamento): “AH! Ma che schifo!”
A quest’ultima scena ho assistito personalmente, non riuscendo a trattenermi dal chiedere alla signora se trovasse repellenti in generale tutti i peni maschili, o solo quelli che scovava all’improvviso in mezzo al pelo (tipo “un funghetto, trallallà”).
Purtroppo non conobbi mai la risposta perché la mia amica, proprietaria dello shih-tzu, mi aveva già trainato via a trecento all’ora, bisbigliando: “Lascia perdere, ti prego, lascia stare, mi succede in continuazione, una vergogna…”
Ma perché vergogna? Un maschio, vivaddio, è un maschio: ma soprattutto, per quale misterioso motivo una sciuramaria dovrebbe trovare normalissimo pacioccare le tette di una cagna, e fare cotanta faccia schifata quando incontra invece i sacrosanti attributi di un cane?
Sta di fatto che qualche giorno fa, sapendo che stavo scrivendo il “vero standard” dello shih-tzu, un’altra amica, Chiara (stavolta amica virtuale, su Facebook) mi ha mandato un suo simpaticissimo scritto in cui parla dei suoi tre cani.
Ed ecco cosa dice: “Quando siamo a spasso, è da mettere in conto che la gente mi dica che belleeeeeeeeeeee!!! Perchè pelo lungo e ciuffetto significa necessariamente femmina, quindi per il mondo di base, lo shih tzu è solo femmina”.
Vien da chiedersi come il “mondo di base” (bella sta definizione, mi è proprio piaciuta) pensi che lo shih-tzu si riproduca.
Partenogenesi? Bacchetta magica? Spirito san…bernardo?
In ogni caso, sappiatevi regolare: il vostro shih-tzu verrà sempre e comunque scambiato per UNA shih-tzu.
A meno che, ovviamente, non venga definito con uno dei…
NOMI ALTERNATIVI (tutti sentiti con le mie orecchie): Sciusciu’, Zizzù, Zuzzu’, Shar Sciu’ (incrocio tra shih-tzu e shar pei?) e – udite udite – Sciuscia’ (giuro, il cane neorealista).
COMPORTAMENTO E CARATTERE: qui lo Standard la fa facile e assai succinta: “intelligente, attivo e sveglio, amichevole e indipendente“. E ciao, fine della storia.
In realtà bisogna forzatamente fare un sacco di distinzioni.
Distinzione numero uno, quella tra “veri” Shih-tzu (ben allevati da allevatori seri) e Shih-tzu di provenienza sinistra (negozi, fiere del cucciolo, cagnari di vario genere).
Distinzione numero due, quella tra Shih-tzu che vivono in casa di persone che sanno di avere un cane e Shih-tzu che vivono in casa di persone che pensano di avere un bambino peloso (e non solo peloso: anche fragilino, malaticcio e leggermente ritardato).
Distinzione numero tre, quella tra Shih-tzu maschi (che esistono, alla faccia delle sciuremarie) e Shih-tzu femmine, che sono praticamente due razze diverse.
Cominciamo col dire che questa razza è nota per la sua immensa simpatia a chi conosce “veri” shih-tzu… e per il suo caratteraccio lunatico e mordace a chi conosce, invece, Shih-tzu di proveniente cagnara (ovvero, quasi sempre, cani che arrivano dal traffico di cuccioli dall’Est europeo).
Avendo avuto la fortuna-e-sfortuna di conoscere cani di entrambe le provenienze, non posso che accodarmi all’opinione generale: i primi sono cani adorabili, i secondi quasi immancabilmente insopportabili.
NOTA: Poiché lo shih-tzu è davvero un cane robustissimo, anche quando è allevato ad capocchiam, i cuccioli dell’Est non muoiono con la stessa facilità delle altre razze: spesso arrivano malati (come tutti gli altri), ma a differenza degli altri sono dei grandissimi lottatori che in molti casi riescono a sconfiggere anche le più temibili malattie (ovviamente dopo che gli umani hanno speso in veterinario il quadruplo di quanto avrebbero speso comprando il cane in un allevamento serio: ma questo è un dettaglio). Per questo il mondo è pieno di Shih-tzu ringhiosi, mordaci, schizzati eccetera eccetera. Se poi per caso questi cani finiscono ANCHE in mano alla sciuramaria che li tratta da bambini pelosi, è l’apocalisse.
Se conoscete un cane di questo tipo, e avete pensato “MAI uno Shih-tzu”…vi prego, chiedete ai suoi umani da dove arriva. E una volta assodato che è di provenienza cagnara (perché lo sarà 99,9 volte su cento)…prima di mettere una croce sulla razza, vi ri-prego, andate a trovare un allevatore serio e guardate come sono i suoi, di cani.
Scoprirete tutto un altro mondo, ve lo garantisco: sia dal punto di vista del carattere (che è la cosa più importante) che da quello morfologico (meno importante per chi non ha aspirazioni di allevamento o show: però, insomma…se vi piace lo Shih-tzu, dovreste volere uno Shih-tzu e non qualcosa di simile a ciò che si vede nella vignetta a destra).
Sulla seconda distinzione non mi dilungo più di tanto: lo sanno tutti che un cane di piccola taglia coccolato, viziato a sangue e trattato come se fosse di porcellana diventa tendenzialmente odioso.
Però bisogna dire che lo Shih-tzu, rispetto a colleghi di pari taglia, ha grandi sussulti di dignità: e nonostante le loro umane (queste sì, quasi tutte femmine), molti di questi cani riescono a rimanere sani di mente, equilibrati e perfino simpatici.
Ne ho conosciuto personalmente uno a cui si sarebbe dovuto fare un monumento, vista l’umana che si ritrovava: iperprotettiva, ipercoccolosa, iperansiosa, in una parola iperimbecille. Da cucciolo non era MAI stato avvicinato a meno di dodici metri da un altro cane senza essere preso precipitosamente in braccio al grido di “Uhhhh che brutto cagnaccio grosso! Ma non aver paura, amore, che la mamma ti protegge!”; non era MAI stato sfiorato da un bambino (“Non lo toccare, tesoro, che si spettina tutto…”); non aveva MAI fatto una corsa decente su un prato diverso da quello di casa sua: eppure era di una simpatia esagerata, andava d’accordo con tutti e quando la sua umana arrivava di corsa a fermarti perché gli stavi tirando la pallina una volta di troppo (“Basta, basta, che si stanca…”) ti guardava col fumetto che diceva: “Abbi pazienza, è scema: ma mi tocca tenermela così”.
E detto da uno shih-tzu maschio, è proprio il massimo: perché il maschio (qui lascio nuovamente la parola a Chiara) “avrà pure la parvenza tutta fiera che viene descritta nello standard, ma sotto tutto quel pelo è un emerito tontolone. Molto piu di cuore rispetto alle femmine, è innamorato del suo padrone: quando lo si coccola lui si scioglie letteralmente, o addosso a te o sul divano o in qualunque posto si trovi“.
A dire il vero, tutti gli Shih-tzu un po’ tontoloni lo sono: anche le femmine, che pure sono furbe il doppio dei maschi (e non è post-femminismo, giuro: in campo cinofilo è pura e semplice verità, come qualsiasi allevatore di qualsiasi razza potrà confermarvi).
Essendo stati selezionati sempre e solo come cani da compagnia, sono delle anime candide: il che li porta anche a correre qualche rischio. Per esempio, se il cane ti vede arrivare e decide di correrti incontro, parte senza guardare niente (neanche se tra lui e voi c’è un’autostrada di mezzo). Se il cane è sul balcone e tu passi al piano di sotto, potrebbe anche decidere di saltar giù (NOTA: meglio tenere reti di sicurezza sui balconi).
Non è che sia un cane scemo: è un monaco tibetano, un cane zen convinto che nulla e nessuno voglia/possa fargli del male.
In un mondo diverso, forse, avrebbe anche ragione lui: in questo mondo, un pochino protettivi nei suoi confronti dovremo esserlo, perché lui è un cane che ama tutti, fa le feste a tutti (ladri compresi) e si lascerebbe portare ovunque da chiunque (ladri compresi).
Questo lato del suo carattere, però, fa molto comodo in certe occasioni.
Ancora Chiara: “I miei cani sono innamorati del veterinario. Quando sto in sala d’aspetto in attesa del mio turno tutti gli altri cani piangono, tremano, vogliono andarsene. Anche i miei piangono…ma tirano verso la porta dello studio, perché non vedono l’ora di essere pastrugnati dal vet!” (qui però penso che una parte del merito ce l’abbia anche il vet).
Ma tutto questo, vi chiederete, come si accorda con la definizione di carattere “indipendente” che dà lo Standard?
In realtà NON si accorda. O meglio, si accorda a seconda di come gira al cane (specialmente se è femmina).
Ci sono momenti in cui sembra un border collie, tanto è pronto a scattare ad ogni tuo ordine, anzi ad ogni tuo minimo cenno: però, se non è in vena, diventa una capatosta sorda ad ogni richiamo, e se gli chiedi qualcosa o ti guarda con la faccia da: “Be’? Cazzovuoi?”, oppure non ti guarda proprio. Non ti si fila de pezza. Tira dritto per la sua strada e continua a farsi i cavolacci suoi come se gli umani fossero parte dell’arredamento.
E’ solo per questo che vien definito “indipendente”: perché ogni tanto fa così. Per tutto il resto del tempo, però, tu vai in giro con tre piedi (e occhio a non inciampare, perché il terzo piede ha il pelo lunghissimo).
Dice ancora Chiara: quando vai in bagno, stai sicuro che hai la scorta. Io che ne ho tre, immancabilmente vado al wc in compagnia, casomai mi perdessi.
Certo, quando decide di fare il sordo gli spareresti… GUAI, però, a perdere la pazienza e tirargli un urlaccio: perché si offende a morte.
Si ritira dignitosamente sull’Aventino (tappeto dall’altra parte della stanza), a coda alta e sguardo fiero: e da lì comincia a curarti, ovvero a fissarti con uno sguardo che è un misto di sfida, rimprovero e tenerezza strappacuore.
Il messaggio, chiarissimo, è: “Tanto lo so che cedi prima tu. Tanto lo so che tra poco vieni a chiedermi scusa, perché non resisti alla mia faccina pelosa. Guarda come mi hai mortificato, guarda quanto hai fatto soffrire qualcuno che ha il solo torto di amarti follemente”.
Se si potessero tradurre in un umanese i pensieri di uno Shih-tzu offeso, tutti gli Shih-tzu potrebbero diventare miliardari scrivendo sceneggiature per telenovelas.
TESTA: ampia, rotonda, larga fra gli occhi, con abbondante pelo che ricade bene sopra gli occhi. Buona barba e baffi: il pelo cresce verso l’alto sopra il naso dando il tipico effetto “crisantemo”.
Il pelo che cresce verso l’alto, la barba e i baffi richiedono di essere fermati da elastici o “pacchetti”, altrimenti barba e baffi finiscono nella ciotola mischiandosi al cibo, andando in bocca al cane e così via, mentre il pelo della testa finisce dentro gli occhi, che sono piuttosto delicati e facili a irritarsi.
Pacchetti, elastici, codini e treccine, dunque, sono un grande sollievo per il cane che solo così può vivere come un cane normale. Ma la sciuramaria cosa ti dice, quando le spieghi la funzione di tutto questo?
“Poverino!”.
Il cane, eh? Mica tu che devi dedicare un’ora al giorno, tutti i santi giorni, alla sua toelettatura.
Ancora Chiara: “La gente lo vede e ti dice: oooooooooh, ma che bellaaaaaaaa, ma la deve spazzolare tutti i giorni? Si, certo, se no si formano i nodi. Aaaaaaaaaaaaah, e deve fare anche il codino? Si certo, hanno gli occhi delicati, il pelo va tirato su. Aaaaaaaaaaaaah…no io non potrei mai, poverinaaaaaaaaaa!
Al che io mi altero, perchè i miei cani, e cmq tutti quelli che sono abituati, expo o no, quando li pettino e li toeletto, si addormentano sul tavolino. Poverino de che?!? Stanno meglio di noi!”
Un’altra ferrea convinzione del cinofilo stradale è che lo Shih-tzu patisca il caldo perché ha il pelo lungo. In realtà il caldo lo patisce davvero, ma perché ha il muso corto, non certo per il pelo (che anzi lo protegge dal caldo perché è termoisolante come tutti i mantelli canini).
Ma se provate a dirlo alla sciuramaria, lei ascolterà interessatissima tutta la spiegazione facendo sì-sì-sì con la testa come se avesse capito perfettamente. Dopodiché decreterà: “Eh, comunque il mio in estate lo toso, almeno sta più fresco!”.
Personalmente non ho mai capito per quale misterioso motivo la gente debba scegliere un cane dal pelo extra-long, per poi tosarlo: il mondo è pieno di razze a pelo corto, perché prendersi uno Shih-tzu?
Certo, toelettarlo è un bell’impegno: ma si sarebbe dovuto sapere fin dall’inizio.
In realtà tosare uno Shih-tzu ha senso solo in due occasioni: quando si parla di una cagna che deve partorire e allevare la cucciolata, e quando si hanno troppi cani per potersi dedicare a tutti: allora quelli destinati alle expo verranno lasciati pelosissimi e gli altri – specie quelli anziani – è lecito tosarli, perché meglio tosato che annodato-infeltrito.
Tosarlo d’estate “perché fa caldo”, invece, è una vera e propria cavolata: tant’è vero che gli unici cani che si beccano eritemi e altre malattie cutanee da caldo/sole sono proprio quelli tosati.
OCCHI: larghi, scuri, rotondi, ben distanziati ma non sporgenti. Espressione dolce.
Commento allo Standard: “espressione dolce” quando vogliono fare l’espressione dolce. Altrimenti sono capaci di fare occhi tristissimi, offesissimi, ma anche gelidi e sprezzanti.
Che poi non li facciano mai al Giudice in expo, è un altro discorso (è un estraneo che potrebbe sfoderare interessanti coccole/bocconcini/giocattoli, quindi guardiamolo sempre amichevolmente, che può tornare utile): ma in casa lo Shih-tzu vi sciorinerà una gamma di sguardi veramente infinita.
BOCCA: labbra livellate, mascelle/denti ampi, con chiusura a tenaglia o leggermente prognata.
NOTA: allo Standard non ne può frega’ de meno, perché i cani anziani in expo non ci vanno: ma come in tutte le razze di piccola taglia e a muso corto è facile che il cane,dopo una certa età, perda parecchi denti: quindi è molto importante curare il più possibile l’igiene dentale.
TRONCO: più lungo, dal garrese alla radice della coda, dell’altezza al garrese.
Che, detto così, farebbe pensare a un qualsiasi cane inscritto nel rettangolo, tipo pastore tedesco: ma le zampine corte dello Shih-tzu danno al termine “lungo” un significato tutto diverso: l’impressione è quella di un tubo pelosissimo che, in movimento, scivola sul terreno apparentemente senza toccarlo.
La prima volta che lo vedi, di solito, resti a bocca aperta e ti innamori per sempre.
Nel caso (raro) in cui non ti avesse fregato così, ti colpirà dritto al cuore quando lo vedrai investito da una leggera brezza, con gli occhi socchiusi con i “capelli” al vento: altra immagine capace di perderti definitivamente. Ma allora perché, PERCHE’ poi lo tosiiiii?
Fammelo capi’!!!
ARTI: corti e muscolosi con buona ossatura, il più diritti possibile.
Ora, uno pensa: cane piccolo, gambe corte, pelo lunghissimo…ma dove vuoi che vada?
E si immagina un coso statico, perennemente in posa statuaria (in effetti, diciamolo, la posa statuaria gli piace anche: perché lo Shih-tzu se la tira una cifra), incapace di fare più di due metri senza inciamparsi.
E anche quei due metri lì, ti aspetti che li faccia andando pianino e stando attento a dove mette i piedi.
Be’, COL CAVOLO!
Lo Shih-tzu avrà anche le zampotte corte, ma non dimentichiamoci mai la parte che dice “muscolose e con buone ossatura”. E soprattutto, non dimentichiamo che sono quattro.
Quando e se decide di partire pancia a terra, lo Shih-tzu è di una velocità impressionante: capace di reggere il confronto con qualsiasi altro cane e di far mangiare la polvere a qualsiasi umano, compreso Usain Bolt.
Va talmente veloce che nel pelo non ci può neppure inciampare, perché il pelo si alza (vedi foto a destra) e svolazza a sufficiente distanza da terra da non dargli alcun fastidio.
Quindi, se pensavate di poterlo acchiappare facilmente in caso di fuga, scordatevelo: ma in realtà questo non è un grosso problema, perché di solito il VERO problema è quello di toglierselo dai piedi. Infatti l””indipendente” difficilmente si allontana di più di dieci centimetri (anzi, quando è in versione “diocometiamo” dieci centimetri per lui sono già troppi) e, come abbiamo già visto, vi tallona ovunque, bagno compreso.
Uno Shih-tzu può fare fughe selvagge solo se i suoi umani lo tengono esageratamente sotto l’ala protettrice e non lo liberano mai: in questi casi, la prima volta che vede un prato, dà fuori di matto. Ma ha perfettamente ragione.
CODA: abbondantemente piumata, è portata gaiamente sopra il dorso. Inserita alta. Allo stesso livello del cranio per dare un profilo ben bilanciato.
La coda dello Shih-tzu è carinissima, buffissima, adorabile: e si annoda a sangue! Tenerlo presente quando si pensa a quello che in realtà è l’unico lato negativo di questa razza, e cioè la toelettatura. Ci si mette un quarto d’ora circa a pettinare tutto il cane, e mezz’ora a fargli la coda.
MANTELLO: pelo lungo e fitto, non arricciato, con buon sottopelo. E’ permessa una leggera ondulazione. Si raccomanda vivamente di raccogliere il pelo sulla testa. Tutti i colori sono ammessi; la lista sulla fronte e la punta bianca della coda sono altamente desiderabili in tutti i cani pluricolori.
Vabbe’, ha già detto tutto lo Standard e c’è poco da aggiungere. Io posso solo dire che se solo lo Shih-tzu restasse eternamente cucciolo, quando ha la stessa faccia adorabile dell’adulto e lo stesso splendido carattere, ma NON richiede un’impegno costante per la toelettatura (che in realtà è mostruoso per i cani da show, molto meno per quelli da compagnia, a cui basta una spazzolata e una legata di ciuffo), me ne sarei presa uno da quel tempo.
Solo che io sono l’antitesi della perfetta toelettatrice: mi rompo le palle dopo dieci minuti e perfino i miei cani, appartenenti a razze che per andare in expo non avevano bisogno di nessuno speciale accorgimento ma solo di un buon lavaggio- un’asciugatura-stop, li spedivo in toelettatura. Per questo motivo NON mi prendo uno Shih-tzu, così come NON mi prendo Yorkshire, Tibetan Terrier e affini (un Maltese sì, l’ho avuto. Però era di mia madre e attaccata alla spazzola tutto il giorno ci stava lei).
E’ vero che lo Shih-tzu ha un carattere favoloso, ma non è il solo al mondo. E’ vero che è di una simpatia e di una dolcezza indicibili…ma non è il solo al mondo.
Lo Shih-tzu è un cane a pelo lungo e, perdiana, deve avere il pelo lungo! Prenderlo perché ci piace da morire il suo aspetto, e poi tosarlo a zero, è uno dei tanti misteri cinofili che ai miei occhi resteranno sempre più oscuri dei segreti di Fatima o delle profezie di Nostradamus.
Un sentito GRAZIE a Chiara Mazza per il suo prezioso contributo a questo articolo (e per tutte le foto che le ho rubato)
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